ARTISTA Francesco Pizzocchero



Francesco Pizzocchero nasce a Padova, vive e lavora tra Padova, Venezia e Milano e Salisburgo. La sua ricerca si propone, attraverso un meticoloso lavoro di mappatura, di ricostruire delle cartografie arbitrarie dei dispositivi semiotici contemporanei al fine far emergere la dimensione estetica di un sistema implicito di assiomi e regole giuridiche, sociali e culturali. Lavora con diversi materiali quali la ceramica, il ferro, il legno e l’encausto, ma anche con tensioni elettriche e vibrazioni sonore. I suoi lavori spaziano dalla scultura all’ installazione alle pratiche performative.
Laureatosi in giurisprudenza, decide in seguito di dedicarsi principalmente all’attività ed alla ricerca artistica. Perseguendo questa scelta si laurea con lode alla scuola di decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Venezia ed attualmente sta svolgendo un dottorato di ricerca in pratiche artistiche presso l’università Mozarteum di Salisburgo. La sua pratica consiste nell’identificare “patterns trouvés”, frammenti o segni lasciati dalle intra-azioni tra umani e più-che-umani attraverso tecniche di calco, di scansione e di cattura sonora, documentandone la dimensione estetica, siano essi strutture semiotiche, affetti, processi di deterritorializzazione o riterritorializzazione, posizioni etiche o politiche. L’intento è quello di sostare ove possibile nell’attimo dove i flussi decodificati del desiderio non hanno ancora trovato una dimensione normativa.
Ha all’attivo diverse esposizioni realizzate a Milano presso lo spazio Cubet (2018), Mel (BL, 2019), presso il Museo Diocesano di Vicenza (2020), Berlino (2025) e le esposizioni internazionali a Tulle (FR – 2021 e 2024) e al parco di sculture di Marc La Tour (FR – 2022), nate dalla collaborazione con l’associazione Metamorfosi.
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